Argomento più che mai attuale, “la bolla” è una tendenza ormai affermata e sempre nuove cantine gli dedicano uno spazio nella loro linea.
Abbiamo visto inoltre negli ultimi anni una crescita esponenziale dell’apprezzamento per gli spumanti non dosati, diventando un nuovo trend a tutti gli effetti.
Tra gli amanti di questa sottocategoria si possono distinguere due macro-gruppi: chi ne fa una scelta consapevole andando a ricercare determinate caratteristiche e chi si lascia conquistare da questo trend.
Tra le motivazioni consapevoli sicuramente ci sono la trasparenza del prodotto, avendo la possibilità di studiare più a fondo un risultato integro, la mano del produttore, e l’espressione che vien data di un vitigno o di un territorio. Queste solo alcune delle motivazioni, so che molti amici ricercano spesso spumanti non aggiunti di liqueur d’expédition e per motivi precisi….integrate pure nei commenti.
Io personalmente apprezzo spesso e volentieri i pas dosé, ma non per forza, ho deciso di non precludermi altri assaggi.
Voglio spezzare una lancia per i produttori che hanno l’audacia e l’onestà di dosare i loro prodotti in un’epoca in cui il dosaggio zero è più ricercato. Scopro spesso infatti prodotti che con un leggero dosaggio sono estremamente piacevoli, equilibrati al sorso e con un’ottima armonia complessiva.
Ne ho parlato spesso con diversi produttori: ci sono condizioni pedoclimatiche e scelte in cantinache non permettono di sottrarsi da un delicato dosaggio. Una scelta che potrebbe rivelarsi altrimenti troppo estrema, delineando un vino teso e squilibrato.
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Al giorno d’oggi, dove questa tendenza prende sempre più forza, si potrebbe allora concludere con questa affermazione?
“Fortunati i produttori che possono permettersi di non dosare i loro vini donandoci comunque piacevolezza e armonia. Fortunati noi quando un produttore ci dona piacevolezza e armonia dosando con onestà intellettuale il suo vino, a discapito di un maggiore appeal sul mercato“
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